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il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tsu)
Una farfalla è stata per lungo tempo un bruco, poi si è costruita un bozzolo, è divenuta crisalide, nel buio e nascosta, ed infine è uscita in tutto il suo splendore.
Ed è a partire dall’immagine di una farfalla che esce dal bozzolo che oso introdurre un argomento molto delicato e di cui è difficile parlare. Perché… quale argomento è più complesso e intimo della riflessione sulla morte e il morire? È il momento più importante della vita, dopo la nascita, e ad essa profondamente collegato. Un inizio, una fine, un nuovo inizio. Ne parliamo? Come ne parliamo? Riusciamo a non evitarlo?
Ogni giorno “vediamo” messaggi che mostrano stili di vita prestanti, efficienti, potenti, apparentemente pronti e presenti, come in battaglia, per guerreggiare e vincere.
Illusioni, ideali di vita che si contrappongono fortemente a una realtà quotidiana fatta di milioni di piccole e grandi cose. Non le vediamo, non ci accorgiamo del continuo e inaspettato succedersi di eventi belli ed entusiasmanti, di occasioni di crescita che giungono anche nella forma di vissuti di confusione, difficoltà, conflitto. Un continuo ondeggiare tra emozioni contrastanti che costituiscono il sale della vita… La nostra vita.
La vita contiene tutto e tutto ha un senso anche se non sempre è immediatamente comprensibile, molti eventi appaiono misteriosi, senza ragione, ingiusti ed inaccettabili.
Sto parlando di quei momenti in cui scopriamo che ciò che abbiamo sempre tenuto lontano, pensando che succedesse ad altri, sta succedendo a noi, proprio a noi.
Quando la malattia grave o addirittura una morte improvvisa giunge a sconvolgere la vita, arriva un’onda alta, uno tsunami che travolge tutto e, a volte per lungo tempo, influenza con pesantezza il processo di crescita di “coloro che restano”.
Si può imparare a “stare” in questa fase? Come cogliere il senso e non restarne schiacciati, annichiliti? Si può parlare della morte con “calma”?
Possiamo innanzitutto non negare questo evento e educare noi stessi imparando a coglierne l’importanza, “vedendo”, con uno sguardo profondo, come ogni giorno incontriamo l’occasione di “scegliere” lasciando andare un progetto che non si sviluppa; e allora ci tuffiamo in un’altra situazione creativa, cambiamo percorso, imbocchiamo strade impreviste, scegliamo di chiudere un cerchio per aprirne un altro. Istante dopo istante apriamo e chiudiamo, iniziamo e finiamo, prendiamo decisioni e scegliamo: viviamo.
La natura continua, senza stancarsi, a indicarci la via nel seme che germoglia, cresce, fiorisce, produce frutto e poi muore, rinascendo di nuovo dopo una trasformazione che avviene nell’unione con la terra.
Il bruco crea un bozzolo che rompe per diventare farfalla e volare libera nella meraviglia di essere. E il ciclo si rinnova creando vita.
È a partire da una riflessione sulla vita che possiamo parlare della morte, è vivendo intensamente ogni istante ricordando che accompagnare un nostro caro al fine vita è accompagnarlo alla Vita.
Possiamo parlare della morte con “calma”, iniziamo a parlarne.
PREVISIONI:
Continua il periodo di tempo asciutto con cielo in prevalenza sereno. Alla sera torna qualche riduzione di visibilità. Fino mercoledì le temperature minime resteranno basse, mentre saranno in doppia cifra le massime. I venti resteranno molto deboli, eccetto nella prima parte di lunedì, dove soffierà con forza la bora travestita da maestrale.
Da giovedì cambia circolazione, ci saranno molte più nubi e foschie. Le temperature minime saliranno un po’, mentre resteranno più basse le massime. Venerdì sarà un giorno antipatico.
Hai una casa un po’ piccola: sembra fatta per te.
È diventata la nostra da quando hai appiccicato
tutti i momenti che hai passato con me.
Sopra il frigorifero c’è la mia faccia
e mi fa ridere che sono da tutte le parti.
Girando gli angoli di questo mondo
non posso trovarmi in un luogo migliore
se non tra le tue braccia.
In mezzo a tutte le luci noi siamo gli unici
con le tapparelle chiuse, e non l’ho detto a nessuno
che ho perso la testa e sono pazzo di te…
Non volano farfalle, non sto più nella pelle,
ho perso le emozioni, me le ritrovi tu?
Da questa notte no no non voglio stare male,
dammi due ali per volare:
sei una boccata d’aria!
Hai un elastico tra i capelli per tenerci legati,
non ho nulla a parte te che mi faccia respirare.
Sei una botta di ossigeno in mezzo all’industria,
la vita è un po’ tossica, strappi un sorriso
quando mi guardi con quegli occhi lucidi.
Non sento i limiti nel mio futuro
e non l’ho detto a nessuno
che ho perso la testa e sono pazzo di te…
Non volano farfalle, non sto più nella pelle,
ho perso le emozioni, me le ritrovi tu?
Da questa notte no no non voglio stare male,
dammi due ali per volare:
sei una boccata d’aria!
Volano farfalle sulle lampadine,
attratte come fosse la luce del sole,
come me che tra miliardi di persone
vengo verso di te…
Non volano farfalle, non sto più nella pelle,
ho perso le emozioni, me le ritrovi tu?
Da questa notte no no non voglio stare male,
dammi due ali per volare:
sei una boccata d’aria… sei una boccata d’aria!
(Farfalle, Giovanni Pietro Damian “Sangiovanni” e Alessandro La Cava)
PERSONAGGI DI SHULZ:
Piperita Patty
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Capelli a spaghetto, lentiggini, aspetto trasandato e sandali hippie birkenstock, Piperita Patty(all’anagrafe Patricia Reichardt) è un vero maschiaccio.
E’ orfana di madre, il padre a causa dei turni di lavoro è costretto a lasciarla sola a casa durante la notte, per questo lei dorme poco, e poi recupera dormendo sui banchi durante le lezioni, per questo Piperita Patty a scuola è un vero disastro (non che abbia una gran voglia di studiare anche da sveglia) così tiranneggia sui compagni di classe affinché le passino i risultati dei test.
Ma è una eccellente sportiva. E’ bravissima nel football e ha una sua squadra di baseball che allena e, che a differenza di quella di Charlie Brown, non perde mai.
Ha una amica del cuore, Marcie, che la segue ovunque vada e la chiama “capo”, sincera e anticonformista Piperita Patty odia l’autorità e il potere, neanche il suo, e per questo non vuole vivere nell’adulazione.
E’ segretamente innamorata di Charlie Brown, che lei chiama “Ciccio”, ma non è disposta ad ammetterlo neanche con sé stessa. E’ inoltre convinta che Snoopy sia “un buffo bambino con un grosso naso”.