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Meteocereda, edizione del sabato. Come previsto, ci siamo appena lasciati alle spalle una settimana di temperature in su ed improvvisi “allagamenti”. Da domani, 22 Dicembre, alle 4.19 (5.19 ora italica) entreremo nell’Inverno astronomico, con il solstizio, anche se è evidente che a guardar fuori dalla finestra sembra ancora Autunno. Ma insomma, se vogliamo vederci un po’ di buono, il tempo ci fa sentire in ogni modo la sua presenza, a volte silenziosa, a volte più chiassosa… ma non ci lascia mai “soli”, lungo il viaggio della vita. E’ una vicinanza, anche questa, che va oltre la singola esistenza di ciascuno. La prossima settimana, dopo i rovesci di questo week end, sarà abbastanza “monotona”, con la temperatura che tornerà gradualmente a scendere (soprattutto le minime notturne), la ventilazione che da martedì sarà praticamente assente, con fenomeni nebbiosi anche marcati nelle ore serali e mattutine.
Una buona settimana a Te, con l’augurio che il Natale sia un momento per sentire più la vicinanza che la lontananza!
LA VERGINE ORSOLA e LE FAVILLE DEL MAGLIO
(Da “Le Novelle della Pescara”, Gabriele D’Annunzio)
Lentamente alle finestre, alle porte, nelle vie i lumi apparivano. Il Sole indugiava roseo su i terrazzi di pietra, sui comignoli, sul campanile di San Giacomo. Poi d’un tratto la notte cominciava a constellare il firmamento; sopra le case di S. Agostino una mezza luna si affacciava dal bastione tra il fanale rosso e il pino del telegrafo, crescendo.
Le pastorali delle zampogne si avvicinavano, di casa in casa, di porta in porta. Avevano una religiosa e familiare letizia quei suoni che i ciociari traevano da un otre di pecora e da un gruppo di canne forate.
Riudivo in me la melodia delle zampogne che nella mia infanzia mi risvegliavano all’alba delle novene….
Una fetterella di pane e magari una cotognata afra; e me con me fanciullo, me con me sapiente, me con me; e la melodia delle zampogne all’alba e nulla più, o mia Anima.